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Fondo transizione industriale: come presentare le domande dal 10 ottobre

Giovanna Greco - Dottore commercialista

 

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha definito le modalità e i termini di apertura e chiusura dello sportello denominato “fondo per il sostegno alla transizione industriale”. Al fondo sono ammesse le imprese di qualsiasi dimensione e operanti su tutto il territorio nazionale, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica (imprese energivore). Vengono finanziati con contributi a fondo perduto progetti per la realizzazione di investimenti per l'efficientamento energetico e per il riutilizzo di materie prime e di materie riciclate. Le domande devono essere presentate esclusivamente in via elettronica, tramite la piattaforma di Invitalia, a partire dalle ore 12.00 del 10 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del 12 dicembre 2023.

 

Sono state definite le modalità e termini di apertura e chiusura dello sportello agevolativo denominato “fondo per il sostegno alla transizione industriale”.

 

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 30 agosto ha emanato il Decreto Direttoriale con il quale vengono resi noti i criteri, le modalità e le condizioni per l’accesso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale, misura agevolativa istituita dall’art. 1, c. 478, legge n. 234/2021 e successivamente disciplinata con il decreto interministeriale 21 ottobre 2022.

 

I programmi di investimento e le relative spese devono essere strettamente diretti al raggiungimento delle finalità ambientali previste dal decreto e non devono determinare un aumento della capacità produttiva dell’unità produttiva oggetto di intervento, fatti salvi aumenti contenuti di capacità derivanti da esigenze tecniche e, comunque, di dimensione non superiore al 2% rispetto alla situazione precedente.

 

Per le imprese energivore il programma di investimento deve prevedere la realizzazione di interventi ulteriori rispetto a quelli che l’impresa realizza in adempimento degli obblighi di cui all’art. 8, c. 3, D.Lgs. n. 102/2014.

 

I programmi di investimento possono essere accompagnati, qualora strettamente connessi e funzionali ai medesimi, da progetti per la formazione del personale, per un importo di spesa non superiore al dieci per cento di quelle complessivamente previste per la realizzazione dei programmi di investimento.

 

 

Quali sono le modalità e i termini per l’invio delle domande

 

La domanda di agevolazioni deve essere presentata esclusivamente in via elettronica, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia, nella sezione dedicata alla presente misura agevolativa, a partire dalle ore 12.00 del giorno 10 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del giorno 12 dicembre 2023.

 

L’accesso alla piattaforma informatica è riservato al rappresentante legale dell’impresa richiedente e prevede l’identificazione e l’autenticazione dell’impresa richiedente tramite SPID, Carta nazionale dei servizi o Carta d'Identità Elettronica.

 

 

Nella domanda di agevolazione devono essere indicati:

 

a) i dati anagrafici dell’impresa richiedente, del soggetto firmatario, del referente, del titolare effettivo;

 

b) l’indicazione delle finalità perseguite con il programma di investimento, la tipologia di intervento realizzata e i dati principali del programma di investimento proposto e dell’eventuale progetto di formazione del personale;

 

c) le spese oggetto della complessiva iniziativa, con l’indicazione degli importi corrispondenti a ciascuna delle voci di spesa ammissibili, articolate in funzione delle diverse finalità previste dal decreto; le spese esposte per la realizzazione dei programmi di investimento dovranno in ogni caso coincidere con gli importi quantificati nell’ambito della relazione tecnica economica;

 

d) gli elementi utili alla determinazione dei punteggi per la formazione della graduatoria, che dovranno coincidere con quelli indicati nell’ambito della relazione tecnica economica;

 

e) le agevolazioni richieste.

 

 

Alla domanda di agevolazione deve essere allegata la seguente documentazione:

 

a) relazione tecnica economica;

 

b) DSAN in merito ai requisiti di ammissibilità e agli impegni dell’impresa richiedente rispetto ai dati esposti e agli obblighi previsti dal decreto;

 

c) DSAN relativa alla determinazione della dimensione di impresa;

 

d) DSAN in relazione alle eventuali autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’investimento;

 

e) qualora l’ammontare delle agevolazioni richieste sia di importo superiore a euro 150.000,00 (centocinquantamila/00), DSAN in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’articolo 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;

 

f) DSAN in ottemperanza alle disposizioni in materia di antiriciclaggio di cui al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 ed alle successive disposizioni attuative;

 

g) per le imprese energivore, diagnosi energetica in corso di validità prevista dall’articolo 8, comma 3, del decreto legislativo n. 102/2014, eseguita in conformità con le pertinenti previsioni di cui al medesimo decreto legislativo;

 

h) dichiarazioni in merito all’eventuale possesso del rating di legalità e della certificazione della parità di genere;

 

i) copia della certificazione della parità di genere eventualmente posseduta alla data di presentazione della domanda;

 

j) copia delle certificazioni eventualmente possedute alla data di presentazione della domanda;

 

k) l’ulteriore eventuale documentazione indicata dal soggetto gestore nel sito internet.

 

 

Come si forma la graduatoria

 

Il punteggio attribuibile a ciascun programma d'investimento è determinato sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in uno o più dei seguenti ambiti ambientali:

 

a) risparmio energetico;

 

b) produzione di energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione o di idrogeno rinnovabile, per autoconsumo;

 

c) risparmio della risorsa idrica;

 

d) risparmio di materie prime e semilavorati;

 

e) riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.

 


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