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Lavoro occasionale o flessibile a termine: cosa conviene di più

Debhorah Di Rosa - Consulente del lavoro

 

Le esigenze concrete di flessibilità nella prestazione di lavoro subordinato talvolta divengono fondamentali per l’ottimizzazione non soltanto della gestione organizzativa dell’attività produttiva delle aziende ma anche sotto il profilo del costo del lavoro. A fronte di tali esigenze il datore di lavoro ha a disposizione strumenti come il contratto di lavoro a tempo determinato, con clausole flessibili, oppure il ricorso a prestazioni occasionali di tipo accessorio. Alla luce delle ultime novità introdotte dalla legge di Bilancio quali sono i profili di convenienza economica per i datori di lavoro?

 

 

Chi

 

Lavoro occasionale
Il contratto di prestazione occasionale può essere attivato per tutte quelle prestazioni che sono caratterizzate dalla saltuarietà e dalla sporadicità dell’attività svolta.
Per via del carattere di occasionalità che la prestazione deve avere, la norma ha stabilito alcuni limiti oggettivi da rispettare per il legittimo ricorso a questo tipo di contratto:
- ogni prestatore d’opera potrà ricevere compensi totali annui non superiori a 5.000 euro sul totale dei committenti;
- ogni committente potrà erogare compensi totali annui non superiori a 10.000 euro sul totale dei prestatori d’opera (come previsto dalla legge di Bilancio 2023 - Legge n. 197/2022);
- tra lo stesso committente e lo stesso prestatore d’opera, potranno essere erogati compensi totali annui non superiori a 2.500 euro.
Il compenso giornaliero non può in ogni caso essere inferiore a 36euro, anche se la prestazione resa ha una durata inferiore a quattro ore e il compenso orario che non può essere inferiore a 9,00 euro.
Attenzione
Alla luce delle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2023, è vietato il ricorso al lavoro occasionale da parte:
- degli utilizzatori che hanno alle proprie dipendenze più di 10lavoratori subordinati tempo indeterminato;
- delle imprese del settore agricolo;
- da parte delle imprese dell'edilizia e di settori affini, delle imprese esercenti l'attività di escavazione o lavorazione di materiale lapideo, delle imprese del settore delle miniere, cave e torbiere;
- nell'ambito dell'esecuzione di appalti di opere o servizi.
Lavoro a tempo determinato
Il ricorso al contratto a tempo determinato è ammesso in tutti i settori produttivi nel rispetto dei limiti quantitativi posti dal legislatore: non possono essere assunti lavoratori a tempo determinato in misura superiore al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell'anno di assunzione (ferme restando le eccezioni previste dai CCNL).
Sono esenti dai limiti quantitativi i contratti a tempo determinato conclusi:
- nella fase di avvio di nuove attività;
- da imprese start-up innovative;
- nelle attività stagionali;
- per specifici spettacoli;
- per sostituzione di lavoratori assenti;
- con lavoratori di età superiore a 50 anni.

Cosa

 

Lavoro occasionale
Si tratta di una possibilità di fruizione snella e flessibile della prestazione lavorativa attraverso strumenti di pagamento tracciabili e nominali emessi dall’INPS.
Lavoro a tempo determinato
Il datore di lavoro che instaura un rapporto di lavoro subordinato non a tempo indeterminato è obbligato a versare un contributo addizionale pari all’1,40%, maggiorato dello 0,5 nel caso di rinnovo dei contratti a tempo determinato, anche in somministrazione.
Attenzione
Il contributo addizionale non è dovuto in caso di:
- lavoratori assunti con contratto a termine in sostituzione di lavoratori assenti, purchè esista una correlazione tra assenza e assunzione a termine, nel senso che la seconda deve essere determinata dalla necessità creatasi nell’azienda per effetto della prima.
- lavoratori dipendenti (a tempo determinato) delle pubbliche amministrazioni;
- apprendisti, anche stagionali;
- rapporti a tempo determinato degli operai agricoli.

Come

 

Lavoro occasionale
Per attivare il contratto di prestazioni accessorie e le relative tutele, l’utilizzatore almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione deve comunicare, tramite la piattaforma delle prestazioni occasionali dell’INPS:
- i dati identificativi del prestatore;
- il compenso pattuito;
- il luogo di svolgimento della prestazione;
- la durata;
- la tipologia;
- il settore dell’attività lavorativa;
- altre informazioni per la gestione del rapporto.
Attenzione
L’eventuale revoca di una comunicazione precedentemente inserita deve essere trasmessa entro tre giorni dalla data in cui la prestazione stessa si sarebbe dovuta svolgere.
Lavoro a tempo determinato
Il contratto di lavoro deve essere stipulato in forma scritta, secondo le previsioni dettate dal D.Lgs. n. 104/2022 e contenere, in caso di rinnovo, la specificazione delle esigenze in base alle quali è stipulato; in caso di proroga dello stesso rapporto tale indicazione è necessaria solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi.
Attenzione
La forma scritta non è necessaria per i contratti di lavoro puramente occasionali, ossia di durata non superiore a 12 giorni.

Quando

 

Lavoro occasionale
L’utilizzatore, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione, deve effettuare la comunicazione telematica.
Lavoro a tempo determinato
Al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non superiore a 12 mesi.
Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque non eccedente i 24 mesi, anche a seguito di proroghe e rinnovi, solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
a) esigenze temporanee e oggettive, estranee all'ordinaria attività;
b) esigenze di sostituzione di altri lavoratori;
c) esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell'attività ordinaria.

Calcola il risparmio

 

Prendiamo in esame il caso di un datore di lavoro che deve assumere un nuovo dipendente per una esigenza saltuaria con brevi periodi di durata, anche ripetuti nel tempo.
L’inquadramento può essere operato:
- al Livello 4 del CCNL Terziario Confcommercio, anche con part time di tipo verticale. La retribuzione di base da prendere a riferimento è di 1.618,75 euro, ovvero 62 euro al giorno, mentre la contribuzione INPS e INAIL dovuta, in caso di lavoro intermittente è pari a 21 euro.
- con un contratto di prestazione occasionale accessorio: il costo della giornata di lavoro è pari a 72 euro (9 euro x 8 ore), cui si aggiungono 26 euro al giorno per contributi previdenziali ed assistenziali.
Risparmio%
Dall’esame dei dati numerici relativi ai casi qui esposti è possibile desumere che il ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato, con apposite clausole di flessibilità (utili nel caso in cui non si possa predeterminare l’articolazione dell’orario di lavoro), consente al datore di lavoro di risparmiare l’11% del costo del lavoro giornaliero.

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