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Imprese e ETS dei settori culturali e creativi: come accedere ai contributi del bando TOCC

Bruno Pagamici - Dottore commercialista

 

Al via dal 3 novembre 2022 le domande per il nuovo incentivo TOCC “Transizione digitale organismi culturali e creativi". La misura, con un budget complessivo di circa 111 milioni di euro a valere sul PNRR, si rivolge alle micro e piccole imprese, agli enti del terzo settore e alle organizzazioni profit e no profit, che risultano costituiti al 31 dicembre 2020 e che operano nei settori culturali e creativi. Tra le attività ammissibili: musica, moda, artigianato artistico, editoria e design. È previsto un contributo a fondo perduto fino a 75.000 euro, che non può superare l’80% della spesa ammissibile. Le domande possono essere presentate, attraverso il portale di Invitalia, fino al 1° febbraio 2023.

 

Un contributo a fondo perduto fino a 75.000 euro a sostegno di progetti di innovazione e transizione digitale delle micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit.
Lo prevede il nuovo incentivo TOCC “Transizione digitale organismi culturali e creativi”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (decreto direttoriale n. 385 del 20 ottobre 2022), che prende il via il 3 novembre 2022.
La misura ha un budget complessivo (al netto degli oneri per le attività di gestione) di circa 111 milioni di euro a valere sul PNRR (Missione 1, Componente 3, Investimento 3.3, Sub-Investimento 3.3.2), di cui almeno il 40% delle risorse riservato a soggetti che hanno unità locale nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).
Le proposte possono essere presentate, attraverso il sito www.invitalia.it, fino al 1° febbraio 2023.
Nel riconoscimento del contributo non rileva l’ordine cronologico di invio delle richieste: tutte le istanze pervenute, infatti, saranno prese in esame, valutate e ammesse a finanziamento secondo una graduatoria di merito.

Chi può presentare domanda

 

Le domande di contributo possono essere presentate, in forma singola o con progetti a rete, da:
- micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, incluse le società cooperative;
- associazioni non riconosciute;
- fondazioni;
- organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit;
- enti del terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al RUNTS.
Attenzione
Nel caso di progetti a rete è richiesta la presenza di un minimo di 3 ed un massimo di 5 co-proponenti.
Sono ammessi i soggetti che operano nei seguenti ambiti di attività:
- musica;
- audiovisivo e radio;
- moda;
- architettura e design;
- arti visive;
- spettacolo dal vivo e festival;
- patrimonio culturale materiale e immateriale;
- artigianato artistico;
- editoria, libri e letteratura;
- area interdisciplinare (per chi opera in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

Requisiti di accesso

 

Per poter essere ammessi al sostegno i richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- risultare costituiti alla data del 31 dicembre 2020;
- essere iscritti, ove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la CCIAA territorialmente competente;
- risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposti a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
- trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;
- avere titolo a ricevere aiutide minimis” secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013;
- aver restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;
- non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea di cui all’art. 4 del D.P.C.M. 23 maggio 2007.

Cosa viene finanziato

 

Sono ammissibili progetti, di importo massimo di 100.000 euro (al netto di IVA, qualora questa non rappresenti un costo per il soggetto beneficiario), aventi come obiettivo la transizione digitale nei settori culturale e creativo.
Nello specifico, i progetti proposti, da avviare successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e da concludere entro 18 mesi a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione al contributo, possono riferirsi a interventi finalizzati:
- alla creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative;
- alla circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);
- alla realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione) volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà intellettuale;
- alla digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione trasfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea;
- all’incremento all’utilizzo del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.

Spese ammissibili

 

In relazione al progetto presentato, sono ammissibili le spese riferite a:
1) impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
2) servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare;
3) opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile (investimento e capitale circolante), per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle unità locali dei soggetti realizzatori;
4) esigenze di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% delle spese complessivamente ammissibili. Tali spese comprendono:
- materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
- utenze relative all’unità locale;
- canoni di locazione relativi all’unità locale;
- prestazioni di servizi strettamente funzionali al progetto finanziato non rientranti direttamente nelle spese per servizi specialistici di cui al punto 2);
- nuovo personale assunto per il progetto finanziato, che non benefici di altre agevolazioni.

Agevolazioni

 

L’agevolazione è costituita esclusivamente da un contributo a fondo perduto, in “de minimis”, fino all’80% delle spese, nel limite massimo di 75.000 euro.
I soggetti beneficiari devono garantire la copertura finanziaria residua del progetto apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie, per un importo pari alla quota parte della spesa ammissibile (più IVA) non coperta dal contributo, purché non oggetto di precedenti agevolazioni.

Come si presenta la domanda

 

Le domande di agevolazione possono essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 3 novembre 2022 fino alle ore 18.00 del 1° febbraio 2023, esclusivamente per via telematica tramite il sito di Invitalia (www.invitalia.it) accessibile con SPID, CIE o CNS.
Attenzione
Ciascun soggetto può presentare una sola domanda correlata a un solo progetto.
La domanda deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto proponente.
Attenzione
Nel caso di progetti in rete, ogni soggetto della rete deve presentare domanda di ammissione con il proprio progetto, che deve essere funzionalmente autonomo benché sinergicamente connesso con gli altri, nel rispetto degli obiettivi da conseguire attraverso la rete. Ciascun proponente afferente a una rete riporterà nella rispettiva scheda progetto, in un’apposita sezione, la descrizione dei singoli soggetti facenti parte della rete, dei rispettivi ruoli, del progetto di ciascun componente, i risultati attesi, gli strumenti e l’organizzazione in relazione al valore sinergico dato dall’integrazione dei progetti.
A seguito dell’invio telematico della domanda e degli allegati, è assegnato un protocollo elettronico.

 


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