Mascherine e green pass: cosa cambia nei luoghi di lavoro (e non solo)

Paolo Stern e Massimiliano Matteucci - Consulenti del lavoro - Nexumstp

 

Il 28 aprile è stato approvato, in commissione Affari sociali della Camera, l'emendamento del Governo al decreto Riaperture e il Ministro Speranza ha emanato un’ordinanza che anticipa gli effetti dell’emendamento. Novità, quindi, dal 1° maggio per l’uso delle mascherine (e conferme per il green pass). Nei luoghi di lavoro, senza distinzione tra pubblico e privato, l’uso delle mascherine è solo, fortemente, raccomandato, e il green pass, quale requisito per poter accedere ai luoghi di lavoro, viene eliminato. Qualche settimana fa i ministeri della Salute, del Lavoro e delle Attività produttive hanno rinnovato con le parti sociali i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che prevedono l’impiego della mascherina: pertanto, tale disposizione, permarrà sino all’aggiornamento degli stessi. E nei cinema, supermercati, ristoranti, bar, mezzi di trasporto, cosa cambia? Dove rimane l’obbligo e dove, invece, è prevista soltanto una raccomandazione?

 

 

Il 1° maggio porterà con sé le novità relative all’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi. Il periodo emergenziale si è concluso al 31 marzo e con questa data finisce anche il periodo di emanazione di “decreti emergenziali”. Per tale motivo, questa volta è un emendamento al D.L. 24 marzo 2022, n. 24 e un’ordinanza “ponte” del Ministro Speranza, che stabiliscono le nuove regole.
Forte della campagna vaccinale che ha coperto il 92% della popolazione il Governo sta prevedendo un allentamento delle misure precauzionali di contrasto alla pandemia. Tale allentamento dovrà essere informato al principio della prudenza perché la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria con nota n. 22981 del 26 aprile 2022 ha ricordato come la situazione epidemiologica in alcuni Paesi UE (compresa l’Italia) ed extra-UE i tassi di notifica si mantengono alti e che, nonostante la cessazione dello stato di emergenza, persistono esigenze di contrasto del diffondersi della pandemia da Covid-19.
Vediamo cosa cambia, dove rimane l’obbligo e dove, invece, è prevista soltanto una raccomandazione.

Mascherine

 

Le mascherine saranno obbligatorie fino al 15 giugno, ma soltanto in alcuni luoghi specifici, come per assistere a spettacoli al chiuso oppure per salire sui mezzi pubblici, mentre per quanto attiene i luoghi di lavoro, senza distinzione tra pubblico e privato, sarà solo, fortemente, raccomandata.
La “raccomandazione” è una sorta di invocazione alla prudenza pubblica in forza della quale le condizioni di salubrità generali non sono più imposte da atti dispositivi, ma sollecitati facendo richiamo alla maturità dei cittadini cresciuta in oltre due anni di pandemia. Si inizia, quindi, una nuova fase dove la responsabilità individuale assume caratteri generali e si sostituisce agli obblighi previgenti, con i quali abbiamo imparato a convivere nella nostra quotidianità.

Green Pass

 

Per quanto riguarda il green pass ormai si sta andando verso l’archiviazione dello strumento per aprire anche in questo caso una nuova fase: ricordiamo, infatti, che il 15 giugno finirà anche l’obbligo di vaccinazione per gli over 50. Il D.L. n. 24/2022 ha fissato infatti, alla data del 1° maggio, l’eliminazione del green pass quale requisito per poter accedere ai luoghi di lavoro.

Luoghi di lavoro: fortemente raccomandate le mascherine

 

Il datore di lavoro, nonostante la fine dell’imposizione, potrà liberamente mantenere l’obbligo di mascherina nell’esercizio del suo potere organizzativo al fine di garantire salubrità e sicurezza nei luoghi di lavoro.
È necessario ricordare che qualche settimana fa i ministeri della Salute, del Lavoro e delle Attività produttive hanno rinnovato con le parti sociali i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I protocolli prevedono l’impiego della mascherina: pertanto, tale disposizione, permarrà sino all’aggiornamento degli stessi.
In ogni caso la raccomandazione generale determina l’applicazione di linee di comportamento prudenti: insomma, nei casi in cui si riscontreranno affollamenti nei locali aziendali sarà meglio indossare le mascherine. E la combinazione con un uso “intelligente” degli spazi di lavoro anche attraverso lo smart working potrà ridurre i rischi e far sentire in una condizione di maggiore tranquillità i lavoratori.
Inoltre, salvo precisazioni dell’ultimo minuto, dal 1° maggio, con il superamento dell’obbligo del green pass, anche i non vaccinati potranno pertanto tornare nei luoghi di lavoro e non sarà richiesto, dunque, neppure il tampone.

Cinema e stadi: obbligo della mascherina fino al 15 giugno 2022

 

All’interno dei cinema, dei teatri e degli stadi e, comunque, in tutti quei luoghi dove si organizzano spettacoli o eventi sportivi che si svolgono al chiuso la mascherina rimane obbligatoria, sempre fino al 15 giugno 2022.

Mezzi di trasporto: obbligo della mascherina fino al 15 giugno 2022

 

Rimane l’obbligo di indossare la mascherina sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e sul trasporto pubblico locale fino al 15 giugno 2022.

Scuola: obbligo della mascherina fino al termine dell’anno scolastico 2021-2022

 

Rimane confermato l’obbligo fino al termine dell’anno scolastico.

Discoteca: eliminato l’obbligo della mascherina

 

In discoteca non sarà più obbligatoria la mascherina.

RSA ed ospedali: obbligo della mascherina fino al 15 giugno 2022

 

Fino al 15 giugno rimane l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie per i lavoratori, gli utenti ed i visitatori delle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio assistenziali.
Rimane l’obbligo anche per le strutture di ospitalità e di lungodegenza, Rsa, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche per non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali.

Supermercati, ristoranti, bar: eliminato l’obbligo della mascherina

 

Non si prevedono ulteriori proroghe per negozi, supermercati, ristoranti, bar. Pertanto, le mascherine si potranno togliere, anche se vale la raccomandazione alla prudenza e al suo conseguente utilizzo nelle situazioni a rischio assembramento.

FFP2 o mascherina chirurgica: quale indossare?

 

La raccomandazione generalizzata alla prudenza sarà interpretata liberamente da ciascun cittadino che potrà, pertanto, utilizzare a difesa della propria, e altrui, incolumità la tipologia di mascherina che riterrà più opportuno.
L’utilizzo delle mascherine FFP2, invece, viene confermato nei seguenti casi:
a) per l'accesso ai seguenti mezzi di trasporto e per il loro utilizzo:
1) aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
2) navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale;
3) treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;
4) autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti".
5) autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente;
6) mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale;
7) mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado;
b) per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso.

Soggetti esonerati

 

I soggetti che possono non indossare le mascherine sono:
a) i bambini di età inferiore ai sei anni;
b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo;
c) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.

Viaggi: stop passanger locator form dal 1° maggio, ma resta il green pass

 

Chi arriva dall'estero dal 1° maggio non dovrà più presentare il digital Passenger Locator Form, ossia il modulo con i propri dati necessario per la tracciabilità. Resta, invece, in vigore fino al 31 maggio per gli spostamenti da e per l’estero l'obbligo di green pass nelle modalità attualmente vigenti.

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