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Superbonus 110%: come funziona l’agevolazione per ristrutturare gli immobili - Infografica

Giovanna Greco - Dottore Commercialista

 

La legge di Bilancio 2022 ha prorogato il superbonus 110%, l’agevolazione per ristrutturare gli immobili, introducendo alcune novità. Il superbonus é stato esteso a tutte le abitazioni unifamiliari, senza limite di Isee, a Rsa, onlus e alle abitazioni raggiunte dal teleriscaldamento. Potrà essere utilizzato fino al 31 dicembre per gli interventi sulle abitazioni unifamiliari, ma entro giugno 2022 dovrà essere completato il 30% dei lavori. Per i condomini la proroga è prevista fino al 2025 con riduzione progressiva dell'agevolazione a partire dal 2024. Sono stati prorogati anche gli interventi trainati. Nell’infografica si riassume tutto quel che c’è da sapere sul funzionamento dell’agevolazione.

 

La legge di Bilancio 2022 ha prorogato il Superbonus 110%, l’agevolazione per ristrutturare gli immobili, introducendo alcune novità. Il Superbonus é stato esteso a tutte le abitazioni unifamiliari, senza limite di Isee, a Rsa, onlus e alle abitazioni raggiunte dal teleriscaldamento. Potrà essere utilizzato fino al 31 dicembre per gli interventi sulle abitazioni unifamiliari, ma entro giugno 2022 dovrà essere completato il 30% dei lavori. Per i condomini la proroga è prevista fino al 2025 con riduzione progressiva dell'agevolazione a partire dal 2024. Sono stati prorogati anche gli interventi trainati.

 

Proroga del superbonus

 

La legge di Bilancio 2022 contiene la proroga superbonus 110 per cento. I termini sono diversi a seconda dei beneficiari della maxi-detrazione introdotta dal decreto Rilancio ma l’importo in forma piena spetta per tutto il 2022. Secondo quanto previsto dall’art. 1, c. 28, lett. a)-e), g)-l), legge n. 234/2021, per i condomini, le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arte o professione e per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, è prevista una proroga dell’agevolazione al 2025.
La proroga è così differenziata:
- Proroga al 2023 del superbonus 110% per i condomini e sugli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche.
- Proroga fino al 2025 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari ma con un'aliquota decrescente: pari al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
- Per quanto riguarda gli immobili di proprietà delle cooperative, la scadenza del superbonus 110% viene allineata a quella degli ex IACP, ovvero il 31 dicembre 2023 sempre e quando alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% delle spese.

Detrazione

 

In merito all’importo della detrazione, la stessa, si riduce progressivamente nel corso degli anni. In sintesi, l’agevolazione sarà la seguente:
- nella misura del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023;
- nella misura del 70% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024;
- nella misura del 65% per le spese sostenute nel 2025.
Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022, la detrazione viene ripartita in quattro quote annuali dello stesso importo. Per quanto riguarda le abitazioni unifamiliari, l’agevolazione spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 a condizione che venga effettuato almeno il 30 per cento dei lavori previsti alla data del 30 giugno 2022. Inoltre, viene cancellato il limite ISEE di 25 mila euro annui.
Le proroghe valgono anche per gli interventi trainati e per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici: sono stati eliminati i termini previsti in precedenza. Infine in merito alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa, gli interventi possono rientrare nella maxi detrazione fino al 31 dicembre 2023, a condizione che sia effettuato almeno il 60 per cento dei lavori entro il 30 giugno dello stesso anno.

Cessione del credito e sconto in fattura

 

L’art. 1, c. 29, legge di Bilancio 2022 contiene anche la proroga delle opzioni di fruizione indiretta della detrazione, previste dall’art. 121 del decreto Rilancio.
La proroga delle scadenze in merito alla fruizione della detrazione sarà la seguente:
- per gli interventi di natura edilizia ed energetica, la detrazione può essere fruita tramite sconto in fattura o cessione del credito anche a banche e intermediari finanziari per gli anni 2022, 2023 e 2024;
- per gli interventi che rientrano nel superbonus 110 per cento le opzioni di fruizione indiretta dell’agevolazione spettano fino alla fine del 2025.

Misure del decreto antifrodi

 

É opportuno sottolineare che le misure contenute nel decreto antifrodi sono confluite nel testo della legge di Bilancio 2022.
In primo luogo, un decreto ministeriale identifica un prezzario di riferimento da applicare anche al sismabonus e agli interventi antisismici, al bonus facciate e agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.
In secondo luogo, il decreto antifrodi prevede l’obbligo di asseverazione da parte di un tecnico abilitato per stabilire la congruità dei prezzi degli interventi. Il tecnico dovrà tenere da conto anche i prezzi massimi stabiliti, per alcune categorie di beni, dal decreto del Ministero della Transizione ecologica.
Visto di conformità
Oltre alle due misure di cui sopra è stato confermato l'obbligo di produrre il visto di conformità e l'attestazione di congruità delle spese per le detrazioni fiscali utilizzate con le opzioni alternative di cui all’art. 121 del decreto Rilancio, fatta esclusione per i piccoli cantieri inferiori a 10.000 euro (esclusione che non vale per il superbonus né per il bonus facciate). Infatti, in seguito all’aggiornamento della piattaforma da parte dell’Agenzia delle Entrate, dallo scorso 4 febbraio 2022, non è più necessario il visto di conformità per comunicare le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura per gli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 e per i lavori in edilizia libera (art. 6, TU edilizia, DM 2 marzo 2018 e della normativa regionale), senza necessità del visto di conformità.
É opportuno evidenziare che per l’applicazione della deroga non deve essere considerato il momento di effettuazione del pagamento o quello di emissione della fattura, ma solo ed esclusivamente il momento della comunicazione. Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate in una delle FAQ pubblicate, le deroghe per l’edilizia libera e per i piccoli lavori trovano applicazione con riferimento alle comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito trasmesse all’Agenzia a decorrere dal 1° gennaio 2022.

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